Registrato: Jan 16, 2009 Messaggi: 708 Località: Rocca di Papa
Inviato: Lun Giu 27, 2011 8:18 am Oggetto:
Complimenti a tutti per il bellissimo weekend.Complimenti ai miei diretti antagonisti degli A2 , Russo e Santarelli che mi hanno rifilato 20 minuti all'arrivo.Complimenti a Vittorio Bertelli per una strepitosa crono e complimenti a Franco Ermani per la sua crono inaspettata.Io, purtroppo non ero al 100%, sono partito lentamente per trovare un passo decente e poi ci si è messa anche la bici con problemi al cambio.Ho saltato tutti i ristori per recuperare, ma non c'è stato niente da fare.Peccato, una bella battaglia sul finale mi sarebbe piaciuta.Bravi tutti i LEVRIERI.Tutti giunti orgogliosamente all'arrivo.
Carissimi, pur nel clima festante del dopo Due Giorni, permettetemi una considerazione scomoda sul tema "Filosofi e Cicisti".
Trovo sorprendente infatti, che il nostro miglior esponente, il fiore all'occhiello del Gruppo, figuri nelle classifiche della DG sotto le insegne di un'altra squadra. Peraltro prima della corsa, ai microfoni della tv reatina RTR, che trasmetterà un'ampio servizio dulla gara, lo avevo indicato come sicuro protagonista in maglia gialla. A questo punto credo sia opportuna una profonda riflessione.Indossare la maglia gialla deve essere un orgoglio, sia il sabato che ai grandi appuntamenti.
Condivido pienamente quello che dici Andrea e mi domando: come si può risultare appartenenti a due società? Vuol dire che si possiedono due tessere? Se è così è veramente avvilente.....
Oppure che si è iscritti "ufficialmente" ad una società e si partecipa anche alle attività di un'altra e se ne veste la maglia solo quando fa comodo? Mah......
Ho potuto partecipare solo alla crono e me ne dispiaccio.
Innanzitutto grazie a Ferruccio e a tutti i suoi/nostri collaboratori, purtroppo in questo periodo sono troppo assorbito da altre cose ma dichiaro sin da ora la mia disponibilità a collaborare per la prossima edizione.
Non mi appassiona la discussione sulla squadra di appartenenza di Luciano, credo che la sua presenza ogni sabato sia preziosa e mi dispiacerebbe molto se ciò non dovesse più avvenire. Vorrei spostare l'attenzione invece su altre considerazioni: più che il senso di appartenenza ad una squadra mi interessa di più la partecipazione ad una squadra, quindi su quali sono o potrebbero essere i motivi per partecipare ad iniziative comuni come le nostre.
Il nostro calendario è colmo di appuntamenti e ciascuno potrà trovare in esso motivo di partecipazione. Quello che trovo più spinoso è l'argomento agonismo o per meglio dire la carica agonistica dei partecipanti.
Gli allenamenti programmati e le granfondo offrono delle straordinarie occasioni per migliorarci e soprattutto offrono riferimenti numerici.
Questi riferimenti sono preziosi e ci indicano la strada, mi spiego:
se si osserva la classifica essa riflette delle posizioni che lasciano il tempo che trovano in quanto si basano su una somma di diversi valori numerici, posizione di arrivo, presenza, età ecc. A mio avviso manca invece il dato più importante che è il distacco in percentuale dal primo che dovrebbe essere indicato all'interno della categoria ed anche in senso assoluto in riferimento al miglior tempo della giornata.
I primi in classifica sono atleti che si impegnano tantissimo per ottenere quel risultato, il loro rendimento è costante salvo il fatto che ci possa essere una giornata più critica, valutando la mia prestazione in percentuale posso capire meglio il mio stato di forma.
Potrei scrivere tantissimo sull'allenamento e soprattuto sull'allenamento over 40 ma non credo sia il momento.
Vi invito però a riflettere su questi dati assolutamente generici:
sopra i 40 anni il peggioramento in percentuale per anno è da 0.5% a 1%. Questo è dovuto ad una maggiore difficoltà a recuperare rendendo il meccanismo della supercompensazione più lento.
Un ciclista che pedala saltuariamente 1000 km all'anno, più o meno passeggiando, può incrementare dal 10% al 20% per cento.
Un ciclista che pedala 5000 km, diciamo A2-A1 e qualche A2 potrebbe migliorare dal 5% al 10%.
Un ciclista che pedala 10000 km può migliorare del 5%.
Un ciclista che pedala 20000 km può migliorare dallo 0.5%, massimo 1%.
Ovviamente il ciclista deve seguire un piano di allenamento avente come obiettivo la tipologia di "gara" turbike. Se l'obiettivo è fare i lunghi nelle GF l'allenamento settimanale turbike è utile ma non sufficiente e quindi l'allenamento sarebbe diverso.
Mi piacerebbe che si sviluppasse la mentalità del miglioramento piuttosto che quella della posizione in classifica. Preferisco conoscere il mio attuale valore piuttosto che arrivare primo nella mia categoria se in 6 forano e i due più forti non sono venuti. La soddisfazione nasce dalla partecipazione, dall'impegno e dalla lealtà. Alcuni comportamenti mi lasciano perplesso e forse mi sembrano quasi patetici ma non voglio giudicare nessuno, sono solo considerazioni personali che non amo neanche commentare.
Invito quindi Roberto, grande appassionato di numeri, ad aggiungere il distacco in percentuale per categoria e distacco in percentuale dal miglior tempo di "gara". Su come utilizzare quei dati potremmo aprire una discussione molto utile ai meno esperti.
Concludo dicendo che il valore assoluto di Luciano è quello di essere un orologio, non perde un colpo e ci offre il riferimento temporale costante, dove lo trovi un altro che pedala sempre a quel livello...
Non so se mi giudicate filosofo o ciclista ma mi accontento di arrancare e partecipare ogni volta che mi è possible, questo è il mio senso di appartenenza al turbike.
Registrato: Mar 15, 2009 Messaggi: 290 Località: Roma Nord
Inviato: Lun Giu 27, 2011 10:59 am Oggetto:
Caro Claudio, il tuo ragionamento è molto interessante e varrebbe la pena di provare a seguire le tue indicazioni, almeno come test.
E chiudo qui. Saluti _________________ andrew
Ultima modifica di andrew il Lun Giu 27, 2011 3:19 pm, modificato 1 volta in totale
....
Invito quindi Roberto, grande appassionato di numeri, ad aggiungere il distacco in percentuale per categoria e distacco in percentuale dal miglior tempo di "gara". Su come utilizzare quei dati potremmo aprire una discussione molto utile ai meno esperti.
caro nikemerlino,
già con il gruppo pedalando ho messo a punto un sistema di analisi delle performance del ciclista, che credo sia esattamente quello a cui pensi tu: consente di confrontare obiettivamente i risultati tra i turbikers, al contempo guardandone l'andamento nel tempo.
Il risultato è così espresso :
nello specifico si nota che il ciclista "A" è in crescita costante, al contrario di "E". Il ciclista "F" è attualmente il migliore, ma ha avuto un calo nella seconda gara (o più semplicemente ha avuto un problema meccanico).
Che te ne pare ?
Ho potuto partecipare solo alla crono e me ne dispiaccio.
Innanzitutto grazie a Ferruccio e a tutti i suoi/nostri collaboratori, purtroppo in questo periodo sono troppo assorbito da altre cose ma dichiaro sin da ora la mia disponibilità a collaborare per la prossima edizione.
Non mi appassiona la discussione sulla squadra di appartenenza di Luciano, credo che la sua presenza ogni sabato sia preziosa e mi dispiacerebbe molto se ciò non dovesse più avvenire. Vorrei spostare l'attenzione invece su altre considerazioni: più che il senso di appartenenza ad una squadra mi interessa di più la partecipazione ad una squadra, quindi su quali sono o potrebbero essere i motivi per partecipare ad iniziative comuni come le nostre.
Il nostro calendario è colmo di appuntamenti e ciascuno potrà trovare in esso motivo di partecipazione. Quello che trovo più spinoso è l'argomento agonismo o per meglio dire la carica agonistica dei partecipanti.
Gli allenamenti programmati e le granfondo offrono delle straordinarie occasioni per migliorarci e soprattutto offrono riferimenti numerici.
Questi riferimenti sono preziosi e ci indicano la strada, mi spiego:
se si osserva la classifica essa riflette delle posizioni che lasciano il tempo che trovano in quanto si basano su una somma di diversi valori numerici, posizione di arrivo, presenza, età ecc. A mio avviso manca invece il dato più importante che è il distacco in percentuale dal primo che dovrebbe essere indicato all'interno della categoria ed anche in senso assoluto in riferimento al miglior tempo della giornata.
I primi in classifica sono atleti che si impegnano tantissimo per ottenere quel risultato, il loro rendimento è costante salvo il fatto che ci possa essere una giornata più critica, valutando la mia prestazione in percentuale posso capire meglio il mio stato di forma.
Potrei scrivere tantissimo sull'allenamento e soprattuto sull'allenamento over 40 ma non credo sia il momento.
Vi invito però a riflettere su questi dati assolutamente generici:
sopra i 40 anni il peggioramento in percentuale per anno è da 0.5% a 1%. Questo è dovuto ad una maggiore difficoltà a recuperare rendendo il meccanismo della supercompensazione più lento.
Un ciclista che pedala saltuariamente 1000 km all'anno, più o meno passeggiando, può incrementare dal 10% al 20% per cento.
Un ciclista che pedala 5000 km, diciamo A2-A1 e qualche A2 potrebbe migliorare dal 5% al 10%.
Un ciclista che pedala 10000 km può migliorare del 5%.
Un ciclista che pedala 20000 km può migliorare dallo 0.5%, massimo 1%.
Ovviamente il ciclista deve seguire un piano di allenamento avente come obiettivo la tipologia di "gara" turbike. Se l'obiettivo è fare i lunghi nelle GF l'allenamento settimanale turbike è utile ma non sufficiente e quindi l'allenamento sarebbe diverso.
Mi piacerebbe che si sviluppasse la mentalità del miglioramento piuttosto che quella della posizione in classifica. Preferisco conoscere il mio attuale valore piuttosto che arrivare primo nella mia categoria se in 6 forano e i due più forti non sono venuti. La soddisfazione nasce dalla partecipazione, dall'impegno e dalla lealtà. Alcuni comportamenti mi lasciano perplesso e forse mi sembrano quasi patetici ma non voglio giudicare nessuno, sono solo considerazioni personali che non amo neanche commentare.
Invito quindi Roberto, grande appassionato di numeri, ad aggiungere il distacco in percentuale per categoria e distacco in percentuale dal miglior tempo di "gara". Su come utilizzare quei dati potremmo aprire una discussione molto utile ai meno esperti.
Concludo dicendo che il valore assoluto di Luciano è quello di essere un orologio, non perde un colpo e ci offre il riferimento temporale costante, dove lo trovi un altro che pedala sempre a quel livello...
Non so se mi giudicate filosofo o ciclista ma mi accontento di arrancare e partecipare ogni volta che mi è possible, questo è il mio senso di appartenenza al turbike.
Leggo parole sagge e interessanti che condivido totalmente.
Saranno condivise?
Nell'attesa un saluto a tutti.
Tex _________________ Tex
Registrato: Jan 16, 2009 Messaggi: 708 Località: Rocca di Papa
Inviato: Lun Giu 27, 2011 2:13 pm Oggetto:
Sono dell'idea, e sulla base di quanto ha scritto l'esperto Claudio Rufa credo che sarà d'accordo con me, che il Turbike dovrebbe essere diviso in due sole categorie:agonisti e amatori.Tutti divisi per categorie di età come avviene alle GF, e tutti appartenenti cmq alla loro squadra, bisonti , levrieri etc.Le uscite del sabato potranno essere le stesse oppure diversificate come tracciato, ma il cronometraggio e le posizioni verranno assegnate solo agli agonisti, di cui verrà stilata una classifica generale e una di squadra.Chi per motivi personali non se la sente, quel sabato, di fare l'agonista, uscirà come cicloamatore e non sarà pressato da nessuna classifica.il punto intermedio sarà abolito e ne gioverebbe alla fine il gioco di squadra che sarebbe più interessante( immaginiamo solo il mercato a fine stagione!)Il mossiere dovrebbe preoccuparsi solo degli agonisti, ai quali verrebbe cmq imposto un tempo massimo per completare il percorso.In questo modo chi intende migliorare le proprie prestazioni ciclistiche avrebbe cmq gli stimoli per farlo, chi no può tranquillamente farsi il suo percorso allenante rimandando l'impegno maggiore magari all'anno successivo.E' un'idea che lancio, a voi più esperti la valutazione.Ciao a tutti.
Stupenda discussione filosofica, assai più concreta di quanto temano gli scettici della filosofia.
E' interessante cercare (e trovare) il modo di confrontare nel tempo performance individuali, ma questo sarebbe possibile solo se le gare fossero solo cronometriche e gli atleti si confrontassero sullo stesso terreno senza succhiare ruote o tatticismi vari. Ogni altra situazione di gara determina dinamiche quanto più varie possibili: non a caso una corsa in linea si definisce "sport di situazione": un atleta resta attaccato alla ruota del suo predecessore con le unghie e i denti mentre un altro molla badando solo a tenere la posizione rispetto al suo diretto inseguitore, uno buca ed un altro non si sente in giornata, e via così. Alla fine non è detto che il tempo segni una prestazione in termini assoluti.
Per fare quello cui aspira Nikemerlino - sempre interessante da leggere - bisognerebbe ricorrere alle classifiche generali a tempo, in modo da incoraggiare i corridori a "tenere" il ritmo anche se sono staccati. A quel punto non servirebbero nemmeno i grafici, parlerebbe la classifica finale.
Ma mi sembrerebbe di chiedere troppo alla macchina organizzativa dei TB, già com'è ora dignitosa ma pur sempre casareccia.
A meno che non si trovi il modo di usare un chip...
Merita un cenno il discorso delle categorie TB, perché investe la maturazione sportiva ma sopratutto umana di ciascuno, che poi dovrebbe essere il vero obiettivo.
Talvolta s'è proposto di eliminare le discese dai percorsi di gara; talvolta di eliminare l'agonismo dalla categoria più debole; talvolta di eliminare le categorie di merito basate solo sui rendimenti individuali per introdurre distinzioni di età.
Eppure, sono cimenti di maturità cui non bisognerebbe sottrarsi:
- fare la scelta in gara di contenere il rischio di farsi male in discesa;
- accettare almeno per un giorno, o per tutto l'anno, la propria inferiorità atletica;
- impegnarsi ad uscire una volta in più sottraendo tempo al sonno o al riposo per essere più forti il sabato.
Ingaggiare queste prove mi fa sentire più forte e più maturo quando a vincere sono io: sull'agonismo cieco che mi fa rischiare più del giusto, sull'orgoglio infantile che mi rende insopportabile la sconfitta, sulla debolezza dello spirito che mi fa urlare a quelli che mi stanno davanti: "Aho! Ma quann'è che lavorate!!!!!".
Tutti i fusi orari sono GMT + 1 ora Vai a pagina 1, 2Successivo
Pagina 1 di 2
Non puoi inserire nuovi Topic in questo forum Non puoi rispondere ai Topic in questo forum Non puoi modificare i tuoi messaggi in questo forum Non puoi cancellare i tuoi messaggi in questo forum Non puoi votare nei sondaggi in questo forum