Complimenti,
ottime dissertazioni.
Io però restoconvinto che al primo posto dei miei valori c'è la passione di andare in BICICLETTA, le soddisfazioni poi me le creo con i miei stimoli personali, quali raggiungere alcuni modesti obiettivi, quali portare a termine un'impegnativa GranFondo o scalare una particolare salita.
Stupenda l'analisi di Nikemerlino, ma allora, se tutto fosse finalizzato alle prestazioni, in percentuale o con tempi assoluti o relativi, a punti o puntarelli vari, mi spiegate Voi che fa gente come me - over 84 Kg - in un gruppo in cui la Tappa del sabato è specializzata per scalatori?
Le mie grandi soddisfazioni le raccolgo, allenandomi con quegli Amici, che ogni sabato mi stimolano a far meglio, per star bene, fisicamente e psicologicamente. Poi, spesso mi gratificano enormemente, atteggiamenti come quelli di Andrea Fossati, che con grande sportività si congrautula con chi arriva tra gli ultrimi ma ha terminato le lunghe della Maratona delle Dolomiti e della NoveColli.
A proposito di classifiche e prestazioni, sono convinto che se rapportassimo, la difficolttà delle tappe, con la quantità dei kilometri percorsi, fino a quel momento, con l'età dell'atleta e del suo peso, sono convinto che il punteggio medio sarebbe quasi identico per tutti.
Ci sarebbe da fare un bel discorso anche sulla potenza che ognuno di noi è in grado di sviluppare e come questa si annulla in salita, ma ci sarebbe troppo da discutere. E forse qualcuno si annoierebbe. Resta il fatto che discussioni come questa da Voi impostata, secondo me è di grande interesse, molto di più dei pettegolezzi, da mendicanti di punti.
Questo è un bel lato del Turbike.
Mi piace molto. Un grande saluto,
Angelo
PS: scusate se sono stato prolisso, ma questa è una di quelle sere che non mi va di pedalare.
Complimenti,
ottime dissertazioni.
Io però restoconvinto che al primo posto dei miei valori c'è la passione di andare in BICICLETTA, le soddisfazioni poi me le creo con i miei stimoli personali, quali raggiungere alcuni modesti obiettivi, quali portare a termine un'impegnativa GranFondo o scalare una particolare salita.
Stupenda l'analisi di Nikemerlino, ma allora, se tutto fosse finalizzato alle prestazioni, in percentuale o con tempi assoluti o relativi, a punti o puntarelli vari, mi spiegate Voi che fa gente come me - over 84 Kg - in un gruppo in cui la Tappa del sabato è specializzata per scalatori?
Le mie grandi soddisfazioni le raccolgo, allenandomi con quegli Amici, che ogni sabato mi stimolano a far meglio, per star bene, fisicamente e psicologicamente. Poi, spesso mi gratificano enormemente, atteggiamenti come quelli di Andrea Fossati, che con grande sportività si congrautula con chi arriva tra gli ultrimi ma ha terminato le lunghe della Maratona delle Dolomiti e della NoveColli.
A proposito di classifiche e prestazioni, sono convinto che se rapportassimo, la difficolttà delle tappe, con la quantità dei kilometri percorsi, fino a quel momento, con l'età dell'atleta e del suo peso, sono convinto che il punteggio medio sarebbe quasi identico per tutti.
Ci sarebbe da fare un bel discorso anche sulla potenza che ognuno di noi è in grado di sviluppare e come questa si annulla in salita, ma ci sarebbe troppo da discutere. E forse qualcuno si annoierebbe. Resta il fatto che discussioni come questa da Voi impostata, secondo me è di grande interesse, molto di più dei pettegolezzi, da mendicanti di punti.
Questo è un bel lato del Turbike.
Mi piace molto. Un grande saluto,
Angelo
PS: scusate se sono stato prolisso, ma questa è una di quelle sere che non mi va di pedalare.
Hai confermato la tua grandezza ...dopo il lungo della 9 colli
Lancill8 _________________ ...certezza di morte, scarse possibilità di successo, cosa stiamo aspettando?
Grazie a tutti per i contributi, discussioni pacate, speriamo interessanti e soprattutto costruttive
@mimmogingko:
sicuramente esistono tanti metodi per valutare la prestazione, quello della distanza in percentuale dal tempo di riferimento è molto utilizzato sia in sport aerobici che non. Se si visualizzasse il profilo stagionale inserendo in un diagramma i punti corrispondenti alla percentuale sarebbe una gran cosa!
@superGiulio:
tutto è migliorabile anche se credo non sia facile nel turbike, più volte mi sono trovato a non considerare aspetti nascosti. Nella tua proposta il punto debole risiede nella pericolosità di partire in un'unica categoria. Già adesso siamo al limite, gruppi superiori alle 10 unità SONO PERICOLOSI. Lo stimolo del confronto è fondamentale, sta a noi non accettarlo se non ci sono le condizioni. Più di una volta mi sono trovato a salire al 60% semplicemente perchè avevo voglia di fare solo una passeggiata, a dire il vero poche volte mi sono impegnato al 90%, sopra non sono mai andato, nemmeno nella crono di sabato. Quando il mio fisico sarà più allenato e sopporterà il 95% ci andrò, ora sarebbe solo sofferenza.
@CiccioneInBici:
non credo che nel turbike ci sia spazio per tatticismi o scie, dal punto intermedio, chi vuol far gara, parte vicino al suo massimale. In fondo le tappe turbike sono quasi delle cronometro e i dati di percentuale sarebbe abbastanza veritieri. Certamente non siamo nella condizione di utilizzare le tappe come dei veri e propri test professionali ma per noi e per le nostre esigenze va bene così. L'importante è utilizzare la tappa come test per conoscerci meglio e soprattutto per migliorarci. Se si utilizza il tempo come riferimento bisogna pur farci qualcosa. La posizione in classifica non ci aiuta a capire il nostro stato, la percentuale sì. Per me le categorie vanno bene così, non credo sia facile migliorarle. Giustissimo il tuo riferimento ad accettare il proprio limite, nello sport devi sempre guardare avanti, mai indietro. Sarebbe molto facile retrocedere di categoria per vedersi in posizioni migliori o addirittura vincenti ma credo sia più stimolante cercare di raggiungere le migliori prestazioni che abbiamo davanti. Tutto questo se parliamo di sport, essere atleti non significa vincere il Tour ma cercare di seguire un programma di miglioramento e di adattamento a carichi superiori, ognuno al proprio livello e per il poco tempo a disposizione ma il succo resta lo stesso rispetto a Basso. Il concetto di allenamento è identico in me come per il professionista, cambiano solo i modi e i tempi. Possiamo poi tranquillamente non sentire lo stimolo a caricarci e godere solo del fitness che il ciclismo può procurarci. Il bello del turbike è proprio questo, al suo interno puoi facilmente trovare una collocazione che ti soddisfa. Per molti allenamento significa fare uscite in bici, purtroppo non è così, allenarsi costa fatica nel seguire un percorso indicato. Attualmente io in bici faccio fitness, con il mio trasferimento a Fara in Sabina potrò incominciare a pensare ad allenarmi. Questa differenza tra fitness e allenamento deve essere molto chiara e forse sederebbe anche tante inutili discussioni tra categorie, appartenenze, punti ecc. Chi si allena seriamente vuol veder risultati chi va in bici per benessere non li cerca espressamente, vive alla giornata. Nel turbike abbiamo dei bellissimi esempi dell'una e dell'altra tipologia.
@angelo.ferioli
hai ragione quando parli di passione, però credo che nel turbike questa non manchi, anzi lo trovo veramente un gruppo di appassionati. Altri gruppi sono più attenti alle performance noi siamo più paciocconi.
L'importante è proporre sempre qualcosa, non fossilizzarsi su abitudini che potrebbero stancare. Quest'anno in molti hanno proposto uscite autonome senza organizzazione, questo è vitale. In tal senso annuncio che da settembre il giovedì faro giri lunghi, ovviamente in Sabina. Doccia e pasta al ritorno sono garantiti in una terrazza veramente favolosa, sarei felici di ospitarvi.
Grazie ancora per l'attenzione
Registrato: Nov 17, 2003 Messaggi: 2430 Località: Ladispoli
Inviato: Mar Giu 28, 2011 12:19 pm Oggetto:
angelo.ferioli ha scritto:
Complimenti,
ottime dissertazioni.
Io però restoconvinto che al primo posto dei miei valori c'è la passione di andare in BICICLETTA, le soddisfazioni poi me le creo con i miei stimoli personali, quali raggiungere alcuni modesti obiettivi, quali portare a termine un'impegnativa GranFondo o scalare una particolare salita.
Stupenda l'analisi di Nikemerlino, ma allora, se tutto fosse finalizzato alle prestazioni, in percentuale o con tempi assoluti o relativi, a punti o puntarelli vari, mi spiegate Voi che fa gente come me - over 84 Kg - in un gruppo in cui la Tappa del sabato è specializzata per scalatori?
Le mie grandi soddisfazioni le raccolgo, allenandomi con quegli Amici, che ogni sabato mi stimolano a far meglio, per star bene, fisicamente e psicologicamente. Poi, spesso mi gratificano enormemente, atteggiamenti come quelli di Andrea Fossati, che con grande sportività si congrautula con chi arriva tra gli ultrimi ma ha terminato le lunghe della Maratona delle Dolomiti e della NoveColli.
A proposito di classifiche e prestazioni, sono convinto che se rapportassimo, la difficolttà delle tappe, con la quantità dei kilometri percorsi, fino a quel momento, con l'età dell'atleta e del suo peso, sono convinto che il punteggio medio sarebbe quasi identico per tutti.
Ci sarebbe da fare un bel discorso anche sulla potenza che ognuno di noi è in grado di sviluppare e come questa si annulla in salita, ma ci sarebbe troppo da discutere. E forse qualcuno si annoierebbe. Resta il fatto che discussioni come questa da Voi impostata, secondo me è di grande interesse, molto di più dei pettegolezzi, da mendicanti di punti.
Questo è un bel lato del Turbike.
Mi piace molto. Un grande saluto,
Angelo
PS: scusate se sono stato prolisso, ma questa è una di quelle sere che non mi va di pedalare.
Grazie a tutti per i contributi, discussioni pacate, speriamo interessanti e soprattutto costruttive
@mimmogingko:
sicuramente esistono tanti metodi per valutare la prestazione, quello della distanza in percentuale dal tempo di riferimento è molto utilizzato sia in sport aerobici che non. Se si visualizzasse il profilo stagionale inserendo in un diagramma i punti corrispondenti alla percentuale sarebbe una gran cosa!
@superGiulio:
tutto è migliorabile anche se credo non sia facile nel turbike, più volte mi sono trovato a non considerare aspetti nascosti. Nella tua proposta il punto debole risiede nella pericolosità di partire in un'unica categoria. Già adesso siamo al limite, gruppi superiori alle 10 unità SONO PERICOLOSI. Lo stimolo del confronto è fondamentale, sta a noi non accettarlo se non ci sono le condizioni. Più di una volta mi sono trovato a salire al 60% semplicemente perchè avevo voglia di fare solo una passeggiata, a dire il vero poche volte mi sono impegnato al 90%, sopra non sono mai andato, nemmeno nella crono di sabato. Quando il mio fisico sarà più allenato e sopporterà il 95% ci andrò, ora sarebbe solo sofferenza.
@CiccioneInBici:
non credo che nel turbike ci sia spazio per tatticismi o scie, dal punto intermedio, chi vuol far gara, parte vicino al suo massimale. In fondo le tappe turbike sono quasi delle cronometro e i dati di percentuale sarebbe abbastanza veritieri. Certamente non siamo nella condizione di utilizzare le tappe come dei veri e propri test professionali ma per noi e per le nostre esigenze va bene così. L'importante è utilizzare la tappa come test per conoscerci meglio e soprattutto per migliorarci. Se si utilizza il tempo come riferimento bisogna pur farci qualcosa. La posizione in classifica non ci aiuta a capire il nostro stato, la percentuale sì. Per me le categorie vanno bene così, non credo sia facile migliorarle. Giustissimo il tuo riferimento ad accettare il proprio limite, nello sport devi sempre guardare avanti, mai indietro. Sarebbe molto facile retrocedere di categoria per vedersi in posizioni migliori o addirittura vincenti ma credo sia più stimolante cercare di raggiungere le migliori prestazioni che abbiamo davanti. Tutto questo se parliamo di sport, essere atleti non significa vincere il Tour ma cercare di seguire un programma di miglioramento e di adattamento a carichi superiori, ognuno al proprio livello e per il poco tempo a disposizione ma il succo resta lo stesso rispetto a Basso. Il concetto di allenamento è identico in me come per il professionista, cambiano solo i modi e i tempi. Possiamo poi tranquillamente non sentire lo stimolo a caricarci e godere solo del fitness che il ciclismo può procurarci. Il bello del turbike è proprio questo, al suo interno puoi facilmente trovare una collocazione che ti soddisfa. Per molti allenamento significa fare uscite in bici, purtroppo non è così, allenarsi costa fatica nel seguire un percorso indicato. Attualmente io in bici faccio fitness, con il mio trasferimento a Fara in Sabina potrò incominciare a pensare ad allenarmi. Questa differenza tra fitness e allenamento deve essere molto chiara e forse sederebbe anche tante inutili discussioni tra categorie, appartenenze, punti ecc. Chi si allena seriamente vuol veder risultati chi va in bici per benessere non li cerca espressamente, vive alla giornata. Nel turbike abbiamo dei bellissimi esempi dell'una e dell'altra tipologia.
@angelo.ferioli
hai ragione quando parli di passione, però credo che nel turbike questa non manchi, anzi lo trovo veramente un gruppo di appassionati. Altri gruppi sono più attenti alle performance noi siamo più paciocconi.
L'importante è proporre sempre qualcosa, non fossilizzarsi su abitudini che potrebbero stancare. Quest'anno in molti hanno proposto uscite autonome senza organizzazione, questo è vitale. In tal senso annuncio che da settembre il giovedì faro giri lunghi, ovviamente in Sabina. Doccia e pasta al ritorno sono garantiti in una terrazza veramente favolosa, sarei felici di ospitarvi.
Grazie ancora per l'attenzione
Le ultime due righe sono interessantisssssime!!!
Mi prenoto.
Tex _________________ Tex
Grazie a tutti per i contributi, discussioni pacate, speriamo interessanti e soprattutto costruttive
@mimmogingko:
sicuramente esistono tanti metodi per valutare la prestazione, quello della distanza in percentuale dal tempo di riferimento è molto utilizzato sia in sport aerobici che non. Se si visualizzasse il profilo stagionale inserendo in un diagramma i punti corrispondenti alla percentuale sarebbe una gran cosa!
@superGiulio:
tutto è migliorabile anche se credo non sia facile nel turbike, più volte mi sono trovato a non considerare aspetti nascosti. Nella tua proposta il punto debole risiede nella pericolosità di partire in un'unica categoria. Già adesso siamo al limite, gruppi superiori alle 10 unità SONO PERICOLOSI. Lo stimolo del confronto è fondamentale, sta a noi non accettarlo se non ci sono le condizioni. Più di una volta mi sono trovato a salire al 60% semplicemente perchè avevo voglia di fare solo una passeggiata, a dire il vero poche volte mi sono impegnato al 90%, sopra non sono mai andato, nemmeno nella crono di sabato. Quando il mio fisico sarà più allenato e sopporterà il 95% ci andrò, ora sarebbe solo sofferenza.
@CiccioneInBici:
non credo che nel turbike ci sia spazio per tatticismi o scie, dal punto intermedio, chi vuol far gara, parte vicino al suo massimale. In fondo le tappe turbike sono quasi delle cronometro e i dati di percentuale sarebbe abbastanza veritieri. Certamente non siamo nella condizione di utilizzare le tappe come dei veri e propri test professionali ma per noi e per le nostre esigenze va bene così. L'importante è utilizzare la tappa come test per conoscerci meglio e soprattutto per migliorarci. Se si utilizza il tempo come riferimento bisogna pur farci qualcosa. La posizione in classifica non ci aiuta a capire il nostro stato, la percentuale sì. Per me le categorie vanno bene così, non credo sia facile migliorarle. Giustissimo il tuo riferimento ad accettare il proprio limite, nello sport devi sempre guardare avanti, mai indietro. Sarebbe molto facile retrocedere di categoria per vedersi in posizioni migliori o addirittura vincenti ma credo sia più stimolante cercare di raggiungere le migliori prestazioni che abbiamo davanti. Tutto questo se parliamo di sport, essere atleti non significa vincere il Tour ma cercare di seguire un programma di miglioramento e di adattamento a carichi superiori, ognuno al proprio livello e per il poco tempo a disposizione ma il succo resta lo stesso rispetto a Basso. Il concetto di allenamento è identico in me come per il professionista, cambiano solo i modi e i tempi. Possiamo poi tranquillamente non sentire lo stimolo a caricarci e godere solo del fitness che il ciclismo può procurarci. Il bello del turbike è proprio questo, al suo interno puoi facilmente trovare una collocazione che ti soddisfa. Per molti allenamento significa fare uscite in bici, purtroppo non è così, allenarsi costa fatica nel seguire un percorso indicato. Attualmente io in bici faccio fitness, con il mio trasferimento a Fara in Sabina potrò incominciare a pensare ad allenarmi. Questa differenza tra fitness e allenamento deve essere molto chiara e forse sederebbe anche tante inutili discussioni tra categorie, appartenenze, punti ecc. Chi si allena seriamente vuol veder risultati chi va in bici per benessere non li cerca espressamente, vive alla giornata. Nel turbike abbiamo dei bellissimi esempi dell'una e dell'altra tipologia.
@angelo.ferioli
hai ragione quando parli di passione, però credo che nel turbike questa non manchi, anzi lo trovo veramente un gruppo di appassionati. Altri gruppi sono più attenti alle performance noi siamo più paciocconi.
L'importante è proporre sempre qualcosa, non fossilizzarsi su abitudini che potrebbero stancare. Quest'anno in molti hanno proposto uscite autonome senza organizzazione, questo è vitale. In tal senso annuncio che da settembre il giovedì faro giri lunghi, ovviamente in Sabina. Doccia e pasta al ritorno sono garantiti in una terrazza veramente favolosa, sarei felici di ospitarvi.
Grazie ancora per l'attenzione
Le ultime due righe sono interessantisssssime!!!
Mi prenoto.
Tex
Registrato: Jan 16, 2009 Messaggi: 708 Località: Rocca di Papa
Inviato: Mar Giu 28, 2011 2:48 pm Oggetto:
superGiulio ha scritto:
Sono dell'idea, e sulla base di quanto ha scritto l'esperto Claudio Rufa credo che sarà d'accordo con me, che il Turbike dovrebbe essere diviso in due sole categorie:agonisti e amatori.Tutti divisi per categorie di età come avviene alle GF, e tutti appartenenti cmq alla loro squadra, bisonti , levrieri etc.Le uscite del sabato potranno essere le stesse oppure diversificate come tracciato, ma il cronometraggio e le posizioni verranno assegnate solo agli agonisti, di cui verrà stilata una classifica generale e una di squadra.Chi per motivi personali non se la sente, quel sabato, di fare l'agonista, uscirà come cicloamatore e non sarà pressato da nessuna classifica.il punto intermedio sarà abolito e ne gioverebbe alla fine il gioco di squadra che sarebbe più interessante( immaginiamo solo il mercato a fine stagione!)Il mossiere dovrebbe preoccuparsi solo degli agonisti, ai quali verrebbe cmq imposto un tempo massimo per completare il percorso.In questo modo chi intende migliorare le proprie prestazioni ciclistiche avrebbe cmq gli stimoli per farlo, chi no può tranquillamente farsi il suo percorso allenante rimandando l'impegno maggiore magari all'anno successivo.E' un'idea che lancio, a voi più esperti la valutazione.Ciao a tutti.
Registrato: Jan 16, 2009 Messaggi: 708 Località: Rocca di Papa
Inviato: Mar Giu 28, 2011 2:52 pm Oggetto:
Scusa Claudio, non mi ero accorto che si trattava della la tua risposta con le dovute considerazioni alla mia idea.Colpa della pennichella da cui mi ero appena svegliato A presto
Complimenti a tutti per il bellissimo weekend.Complimenti ai miei diretti antagonisti degli A2 , Russo e Santarelli che mi hanno rifilato 20 minuti all'arrivo.Complimenti a Vittorio Bertelli per una strepitosa crono e complimenti a Franco Ermani per la sua crono inaspettata .Io, purtroppo non ero al 100%, sono partito lentamente per trovare un passo decente e poi ci si è messa anche la bici con problemi al cambio.Ho saltato tutti i ristori per recuperare, ma non c'è stato niente da fare.Peccato, una bella battaglia sul finale mi sarebbe piaciuta.Bravi tutti i LEVRIERI.Tutti giunti orgogliosamente all'arrivo.
Carissimi Amici Turbikers,
In questi giorni non ho acceso il computer e quindi solo ora posso rispondere a ciò che ho letto:
Luciano, Bernardino Carpentieri è Turbikers da circa 13 anni e non è mai stato tesserato Turbike pur facendone parte a tutti gli effetti e pagando sempre regolarmente la sua quota. Da sempre Nel Turbike abbiamo consentito il "non tesseramento obbligatorio" e più di qualcuno ha potuto partecipare al Turbike pur essendo tesserato con altra società. Quindi, non c'è da meravigliarsi se Carpentieri nelle G.F. è appartenente alla Società Lazzaretti che di fatto più che una Società è solo un Negozio di biciclette; purtroppo gli organizzatori controllano i Tesserini e quello di Carpentieri è F.C.I da sempre.
La Due Giorni della sabina per il Turbike era valida come tappa 10 e 11 e
tutti i Turbikers dovevano indossare la maglia sociale. Carpentieri ha indossato la maglia in entrambe le gare (crono e G.F.) attenendosi alle regole. Quindi tutte le critiche fatte sono fuori luogo.
Carissimi Amici Turbikers,
... Carpentieri ha indossato la maglia in entrambe le gare (crono e G.F.) attenendosi alle regole. Quindi tutte le critiche fatte sono fuori luogo.
Marcello Cesaretti
Grazie a Marcello President, è possibile fare un'altra considerazione: qualcuno - io tra quelli - ha perso una buona occasione per fare migliore figura tacendo.
Gabriele Russo.
p.s.: per questo tipo di lamentele è forse meglio usare l'area riservata
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