Inviato: Mer Feb 08, 2012 12:24 pm Oggetto: Storia di una giornata in bici
Era settembre di qualche anno fa, ero a Reggio Calabria per motivi di ordine pubblico (in quel periodo ero poliziotto).Una mattina con un pò di stratagemmi riesco a prendere il ferry-boat per Messina con una bici del 1956 e con pantaloni alla zuava e zoccoli ai piedi, ma con una maglietta della Bianchi (bianco/celeste) un po vecchiotta.Scendo dalla nave e finalmente corono un sogno,di andare a Taormina in bici,erano quasi le otto e mi incammino per una zona mai vista prima ,ma con scarsissimo traffico,quindi tutto era più facile. Attraverso tanti paesini e vedo la vera Sicilia con tante MARANZANE ed a qualche bar mi sono fermato,attaccando subito bottone con i vecchietti della zona ,momenti indimenticabili. Verso mezzogiorno arrivo all'isola delle femmine dove vi era un gruppo di svedese co' i zizz'e a fore', che spettacolo per quei periodi grami.INDIMENTICABILE. Riprendo il mio cammino e finalmente arrivo ai tornanti di Taormina,era il periodo boom di
quei posti.La prima cosa, vado immediatamente al teatro greco, dove sotto il sole tiepido mi siedo al primo gradino di fronte al palcoscenico.L'Anfiteatro rassomigliava molto a quello di Pompei,ma per me era sempre una scoperta.Mentre ero seduto mi viene una immaginazione di uno spettacolo teatrale dell'antica Grecia, dove primeggiava una ragazza giovane e bella con lunghi capelli ondulati che scendevano dolcemente sulle spalle, un viso molto fine ed occhi scuri,classica siciliana, con movenze molto aggraziate e piene di sensualità, era fasciata da due o tre veli sovrapposti ma trasparenti, dove si intravedevano le sue curve.Ballava insieme ad altri, accompagnati da un arpa ed altri suoni che non riuscivo a capire da dove provenivano;mi ero innamorato di questo balletto, del luogo, del momento storico,dalla bellezza della coreografia ,ma sopratutto della ragazza,che poi posso decifrare come la prima donna dello spettacolo. Ho fatto un rapido racconto di un episodio che mi ha lasciato un ricordo indelebile .Alla fine mi sono come ridestato da questo sogno ,ma la commozione è stata tanta ,sono uscito dal famoso teatro greco piangendo per le troppe emozioni vissute in una manciata di minuti. Era il 1970 quando ancora vi era il gusto,ilpiacere,la gioia,la voglia di sognare,spero che ancora mi assista e che lo sia anche per tanti.Ciao Gennaro
Caro Gennaro,
il tuo racconto a lieto fine non mi convince del tutto. Penso che destandoti dal tuo sogno, tu non abbia ritrovato la tua bicicletta del 1956 e che le "Lacrime" ti siano venute per quella ragione e che tu abbia pensato: " Mo c'aggia fà, ho d'annà a piedi co' sti pantaloni a'zuava"!!!
Registrato: Jan 16, 2009 Messaggi: 708 Località: Rocca di Papa
Inviato: Gio Feb 09, 2012 10:15 pm Oggetto:
Caro Gennaro,
capita spesso anche a me di immaginare cose meravigliose, a volte guardando un paesaggio, vivendo comunque un'emozione.Nel tuo viaggio dici che eri solo e questo la dice lunga sul quanto ti piace stare con..Gennaro, stimolandolo con emozioni nuove.Ma da buon Napoletano sei anche compagnone e ti piace avere un pubblico da far emozionare, con la dirompente fantasia che ti ha fatto immaginare di essere in un teatro della magna Grecia.
Grazie per averci reso partecipi delle tue emozioni.Un salutone.
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