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LA GOCCIA CHE FA TRABOCCARE IL VASO
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Autore Messaggio
biklimber
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MessaggioInviato: Gio Mar 29, 2018 6:53 pm    Oggetto: LA GOCCIA CHE FA TRABOCCARE IL VASO Rispondi citando

Amici Squali
Amici Turbikers
Amici
Presidente
Capitani

Le righe che seguono le ho scritte a febbraio 2018 , dopo una mini burrasca in seno alla riunione dei capitani del Turbike. Le “ho congelate” perché non volevo alimentare polemiche. I fatti purtroppo si sono presi la briga di costringermi a pubblicare quanto segue.

Ho avuto modo di ripensare a quello che ho espresso a voi in merito al futuro del Turbike, in merito alla conduzione del Turbike, in merito alla stagione che si va ad aprire. Con queste righe vi comunico che rinuncio ad essere capitano della squadra degli Squali. Al netto della mia testardaggine e del mio orgoglio,i motivi che portano a questa scelta sono essenzialmente due.

Il primo motivo è che, pur essendo fiero di vestire la maglia gialloblu, non condivido più il gioco Turbike. Non ho più voglia di “fare” la tappa, non ho più voglia di “gareggiare” per i punti di qualsiasi classifica, non sono capace di competere, non mi ritrovo più nella formula, non ne condivido più lo spirito “agonstico”perché, credo sappiate, per me conta molto di più l’anima zingaresca, “carovaniera” o solitaria che sia, senza sguardo fisso sulla piega del manubrio o sul metro d’asfalto davanti la ruota… con queste basi, non posso più essere rappresentativo e punto di riferimento. Credo che nel gruppo, ci sia chi ha più desiderio e voglia di tenere le fila e le forze della squadra.

Il secondo motivo origina dallo scontro avuto nell’ultima riunione dei capitani Turbike del 26 gennaio scorso, in cui ho espresso, certamente in maniera veemente, il mio dissenso nei confronti della stagione che sta per iniziare e della conduzione. Ho preso atto della rivoluzione del programma rispetto al 2017,con il taglio netto delle Turbilonghe. Il motivo che si è addotto è che nelle Turbilonghe la presenza era ridotta per motivi di logistica e di tempistica. Nella bozza di programma 2018 oltre le Turbilonghe in concomitanza delle Granfondo “storiche”, sono state inserite Turbilonghe il sabato prima di Pasqua e tra la fine di Luglio ed inizio Settembre… non c’è che dire…un bell’incentivo alla presenza!!! Altra cosa indiscutibilmente “stiracchiata” del programma 2018 è il voler mantenere in vita la coppa Granfondo, inserendo un giochetto di “rinforzino” alla fine delle tappe… la coppa Granfondo, se deve essere mantenuta in vita, deve essere di “Granfondo” e la Turbilonga è quanto di più vicino alla Granfondo, per distanza e difficoltà… il resto è una presa, come dire… per i fondelli. Altro motivo che ho espresso con forza sono i molti dubbi relativi agli arrivi di tappa con percorsi mediamente più brevi (ricordo “a naso” S.Polo di 33 km e Lago di Vico 30 Km, per altro originariamente con un arrivo in discesa).Mi si dice che poi le cose si cambiano, ma non possiamo arrivare alla fine di gennaio con un programma ancora da definire nei dettagli. Il programma a mio avviso non va calato dall’alto alla fine di gennaio,in una riunione di poche ore in cui discutere di tutto: assicurazione, tesseramento, squadre, programma ecc ecc. Tra parentesi, sono passate tre settimane dalla riunione, mancano due settimane all’avvio della stagione 2018 e tutto tace: più che sconcertante è sconfortante. Non essendo in grado di incidere su questo tipo di gestione (orari, partenze, tipo di programma, premi ecc ecc), la mia scelta di rinunciare ad essere capitano di squadra si rafforza in maniera ostinata.

La cosa però che più mi ha rabbuiato sono state le parole, nemmeno troppo velate, rivoltemi dal Presidente durante l’animata discussione, in cui mi si attribuiva una volontà di abbandonare il Turbike, con una “presbiopia” che mi paragonava ai tanti “scissionisti” del passato, cosa che respingo in maniera ferma ed assoluta per tre motivi di fondo: il primo è che mi volto e dietro di me non vedo nessuno, non vedo “truppe cammellate”, non voglio nessuno e non vedo in me ombre separatiste… Secondo motivo è che mettere in discussione la gestione accentrata del gruppo non significa voler fare fronda né che tutta la gestione sia da me giudicata negativamente, ma che mancano deleghe vere e proprie (neanche in Vaticano, che è tutto dire, c’è una gestione così poco collegiale): mi si può dire il contrario in merito?… E quando dico che il Turbike non può essere solo il “giocarello” del Presidente non credo di peccare di lesa maestà, ma solo indicare come tanti piccoli episodi mi fanno intuire come di fatto sia così… una gestione bonaria ma “patriarcale”: mi si può dire il contrario anche su ciò?… Eppoi, da ultimo, e questo non me lo può togliere nessuno e non permetto a nessuno di dire il contrario, è che la maglia Turbike mi piace, la sento mia, ci sono affezionato, l’ho indossata, la indosso e la indosserò sempre con orgoglio e passione, rivendicandone fierezza e profondo senso di appartenenza, e la porterò “a zonzo” ovunque, laddove la forza, la salute e la buona stella, o meglio, il buon Dio, mi daranno la forza di portarla.

Postilla di marzo 2018, la goccia che fa traboccare il vaso…in una telefonata il presidente mi chiedeva lumi sulla turbilonga della sabina, non conoscendo il percorso: Cribbio!!! E’ stata pubblicata la Gazzetta con tanto di anticipazione, c’è il programma con tanto di links…ma lasciamo perdere…quello che mi ha mandato letteralmente in bestia è che il presidente mi ha chiamato per cambiare il luogo dell’appuntamento, adducendo alcune motivazioni futili, tipo, il maltempo previsto, la distanza (12 km in macchina si fanno in 10 minuti!!!) e, udite udite, sabato alle 12.30 gioca la Roma e qualcuno vuole tornare prima a casa… siccome ad essere preso per il culo non ci tengo, fate come vi pare e rinnovo la rinuncia ad essere capitano degli Squali

Ah, dimenticavo Forza Bologna!!!

Paolo Benzi
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... People run around Crazy Town Seems they have found a place to groove on... (Superfine Dandelion)
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angelo.ferioli
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MessaggioInviato: Ven Mar 30, 2018 8:09 am    Oggetto: Rispondi citando

Condivido in pieno le argomentazioni di Paolo. Il problema è una storia antica ed il gioco va preso e autospalmato alle nostre esigenze. Se ad un componente del gruppo non va di fare la "gara", andare a caccia di punti o ammazzarsi di fatica per 150 km, si taglia, si tirano i remi in barca. Perché alla fine l'obiettivo é: ci dobbiamo divertire.
Andando al sodo, penso che dubitare sull'onesta' sportiva ed attaccamento del Benzi al gruppo Turbike è una cattiveria gratuita ed essenzialmente non riconoscere quanto ha fatto Paolo per il gruppo.
Premesso ciò tengo a precisare che boicottare una parte del gioco come le turbilonghe per esigenze personali è veramente avvilente. Tra l'altro questo tipo di uscite è l'unico motivo aggregante su strada, specialmente per come è stato sempre interpretato da Paolo: non ha mai lasciato solo nessuno di noi! Faticando spesso come un ossesso a fare avanti e indietro per aiutare chi é in difficoltà o a fare foto e filmati. Purtroppo anche per chi non si merita nulla!
Mi dispiace tanto che il Paolo abbandoni il ruolo di capitano, ma non c'è logica a fare da semplice passaparola ad un sistema in cui non si crede.
Da ultimo devo alzare la mia voce, anche se non sarà né ascoltata e tanto meno apprezzata: basta con i programmi ad personam, ai cambiati dèl venerdì sera, e agli orari di partenza fatti a comodo senza rispetto alcuno. Dice sempre un mio caro amico: il programma non si kambia.
Comunque: grazie Paolo per il lavoro fatto fino ad oggi. So che rimarrai sempre insieme a noi. E grazie per aver dato l'ennesimo segnale di coerenza e correttezza.
_________________
Angelo
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caio2014
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MessaggioInviato: Ven Mar 30, 2018 9:42 am    Oggetto: Rispondi citando

ad Angelo potremmo , noi romanisti, solo contestare la fede calcistica, mentre le argomentazioni le condivido al 100%.

Trovo nello sfogo di Paolo tutta la passione per chi crede nel ciclismo e nell'amicizia e nella serieta' . dall'altro lato la vita e' sempre piu' complicata, difficile essere sempre consistenti e razionali.

Trovo sempre piu' intrigante il fatto che Turbike continui ad essere un bel gruppo con 35 anni di storia, non vedo in giro situazioni simili.
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ombra
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MessaggioInviato: Lun Apr 02, 2018 6:14 am    Oggetto: Rispondi citando

Buona Pasqua a tutti e scusate se mi intrometto uno dei motivi perché non vengo alle uscite Turbike e' perché il giochetto non mi appassiona e sinceramente fare tappe di 30 km non fa per me e concordo in pieno quello scritto da Paolo (una persona per bene) e credo che sia finito il tempo di avere un padre padrone che decide per tutti.
Bruno Russomanno
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giaguarotto45
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MessaggioInviato: Mar Apr 03, 2018 3:27 pm    Oggetto: Rispondi citando

Caro "OMBRA" non so chi sei, ma se il "Giochetto Turbike" non ti piace hai fatto bene a non venire più.
Ognuno di noi può scegliere che cosa fare, ma non capisco perchè hai voluto entrare nell'argomento se ti sei già tirato fuori!

Marcello Cesaretti
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claudio2104
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MessaggioInviato: Gio Apr 05, 2018 3:19 pm    Oggetto: Rispondi citando

Il gioco Turbike ormai è un vestito su misura solo per il presidente e suoi amici più cari...
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ombra
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MessaggioInviato: Ven Apr 06, 2018 8:24 am    Oggetto: Rispondi citando

Caro Marcello,
sai benissimo chi sono o forse toccato un nervo scoperto? ho solo risposto a Paolo come la penso ma stai tranquillo nel rispetto di tutti i turbikes il tuo giochino non lo tocca nessuno.
Cordiali saluti
Bruno Russomanno
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tex.wilier
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MessaggioInviato: Ven Apr 06, 2018 2:26 pm    Oggetto: Rispondi citando

Mi spiace leggere questi post, in verità non li capisco.
Sono anni, per me quasi 18, che sento lamentele, accesi litigi, risse verbali che poco ci manca sfocino in scazzottate, per questioni, a mio avviso , di lana caprina.
Abbiamo sempre saputo tutti, che il Turbike è Marcello, che porta avanti con grande fatica, impegno come e più di un lavoro.
La sua passione e amore per questo giocherello, non si discute. Tanto più viste le difficoltà che aumentano sempre più ad ogni anno.
Il SUO gioco permette, da anni, di farci divertire tutti, a tutti i livelli.
Come dire, è un prodotto adatto a tutti, grandi e piccoli.
Ho come la vaga sensazione che ci si prenda troppo sul serio, e questo continua a nuocere a tutti. Come in passato è già avvenuto.
Anch'io sono stato cassato su alcune proposte che mi sono permesso di affacciare al cospetto di Marcello. Ma non ne faccio una questione. Accetto il cortese rifiuto, e continuo a stare nel gruppo. Gruppo senza il quale avrei già smesso da tempo di pedalare. Perchè il mio fine ultimo è quello di stare in bici. Se poi c'è un giorno che non mi va di andare ad un appuntamento, non ci vado, e faccio altro.
In buona sostanza, per me ovviamente, io sono l'utilizzatore finale del TB.
Se poi domani decidessi di non condividere più questo gioco, la sua gestione e i suoi personaggi, me ne andrei salutando e ringraziando dell'ospitalità.
A Paolo voglio dire che mi dispiace della sua decisione, e spero abbia solo bisogno di una pausa di riflessione.
Tutto sommato il ciclista è sostanzialmente un uomo, ha bisogno di un gruppo.
Marco Degl'Innocenti
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Tex
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ELISEOSTIRPE
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MessaggioInviato: Ven Apr 06, 2018 6:31 pm    Oggetto: A Paolo Rispondi citando

Caro Paolo,
solo oggi leggo il tuo "sfogo"!Da vero "Verolano" spero di incontrarti nei prossimi raduni e farci una amichevole chiacchierata.
Un abbraccio.-Eliseo-
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medardo
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Registrato: Mar 15, 2006
Messaggi: 91

MessaggioInviato: Ven Apr 06, 2018 10:51 pm    Oggetto: Rispondi citando

claudio2104 ha scritto:
Il gioco Turbike ormai è un vestito su misura solo per il presidente e suoi amici più cari...
... Dunque ... Vediamo ... Tu cosa proponi ... Ad ogni problematica bisogna saper contrapporre una proposta se non addirittura una soluzione ... Ti leggerò con interesse.
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claudio2104
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Registrato: Mar 23, 2006
Messaggi: 44

MessaggioInviato: Sab Apr 07, 2018 2:48 pm    Oggetto: Rispondi citando

medardo ha scritto:
claudio2104 ha scritto:
Il gioco Turbike ormai è un vestito su misura solo per il presidente e suoi amici più cari...
... Dunque ... Vediamo ... Tu cosa proponi ... Ad ogni problematica bisogna saper contrapporre una proposta se non addirittura una soluzione ... Ti leggerò con interesse.


Paolo aveva presentato una proposta molto intelligente a Marcello che l'ha liquidata con il suo solito atteggiamento 'ghe pensi mi' che come vedi non porta da nessuna parte..
Il calendario DEVE essere l'espressione di tutti e non solo della vecchia guardia....
Ringrazio i minus habens che hanno scritto giudizi nei miei confronti in chat nelle quali non sono più presente per i motivi di cui sopra!!
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CiccioneInBici
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MessaggioInviato: Dom Apr 08, 2018 7:05 pm    Oggetto: Rispondi citando

L'enorme impegno che Paolo ha profuso in questi anni per "riarredare" un Turbike ancora migliore di quello creato e tenuto in vita da Marcello merita rispetto. E questa è questione di forma, in questo caso adulterata da battute anche volgari (vedasi WhatsApp).
Mentre penso, nel merito, che la maggior parte dei Turbikers non meritino proprio l'impegno di Paolo. Non voglio fare una critica a nessuno, semmai suggerisco a Paolo qualche realistica rassegnazione.
Non mi meraviglia la indistruttibile resistenza di Medardo o del President Marcello alle proposte di Paolo. Essi esprimono, sempre civilmente, il loro pensiero autorevole, perché segnato da decenni di presenza e da originarie condivisioni. Che ci piaccia o no, in fondo stiamo tutti giocando col loro pallone, e perfino ai miei tempi il padrone del pallone aveva potere di vita o di morte sui partecipanti e giudicava in via definitiva perfino sulle decisioni arbitrali.
Non mi meraviglia nemmeno il silenzio di tutti gli altri, conteso tra una pigra rassegnazione all'esistente e la piena soddisfazione per le formule classiche.

Capisco tutto invece quando leggo dell'apparente meraviglia di Marco per queste "agitazioni". Dice di non capire, ma questo rende pienamente ragione delle pesanti'assenze del plotone a quasi tutte le iniziative più o meno "zingare" di Paolo.
Quelle uscite - per me le più belle degli ultimi 10 anni - dovrebbero essere l'essenza di un cicloturismo pieno, tipico di praticanti diversamente giovani, affetti da una diffusa pippagine ciclistica ma percorsi dal brivido dell'impresa, con bisogno innato di socialità e di senso dell'avventura.
Una narrazione evangelica parla di "non dare perle ai porci": lungi da me alcuna offesa - il porco è animale simpatico e utile - ma il Maestro non se la prendeva coi porci se ai porci le perle non piacevano, se la prendeva con quelli che sprecano perle.

PS: Non equivocate, ho sempre in grande simpatia il Turbike e i suoi partecipanti - vecchi porconi! - anche se le contingenze mi impediscono di frequentarlo. Ho perfino ordinato la divisa nuova ma non ho mai smesso di pensare (e dire) che i Turbikers costituiscono uno stupendo gruppo in ogni accezione, ma finché non innestano un pedale.
Very Happy Wink
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Gabriele Russo
«Squali si diventa, e io lo nacqui.»
«Ho passato il controllo-squalità»
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gennarinoparsifal
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MessaggioInviato: Dom Apr 08, 2018 9:23 pm    Oggetto: Rispondi citando

Ogni tanto mi capita di leggere qualcosa ,ma senza commentare, in quanto ogni persona ha le sue idee ,che piacciono o no, vanno rispettate ,ma il tiro al piccione non è nel mio costume. Sono iscritto grossomodo al turbike da più di 25 anni e frequento la bici da sempre ,PURTROPPO mio padre è stato un corridore ,quindi in casa si respirava l'odore della carogna e dell'olio che puzzava. Ma quello che ricordo con più "amore" erano le polemiche ,che purtroppo hanno minato il mio cervello nei confronti degli intenditori e professionisti delle due ruote. Dopo circa 60 anni le faccende sono cambiate , forse in meglio , ma la sostanza è sempre la stessa . Io forse sono rimasto ancora affezionato allo stampo di chi ama la bici deve sapere che deve , purtroppo, parlare con le gambe e i polmoni . Mi pare di vedere tanti novelli organizzatori, tanti progettisti , e pochi lavoratori del pedale. Ogni giorno sento qualche nuovo inventore della bici, purtroppo di umiltà ne vedo poca, e dopo tutto abbiamo un po' di sale in zucca e quindi ci sentiamo in diritto di esprimere i nostri pensieri. IL ciclismo è uno sport individuale gli animi si accendono facilmente ,e giù strafalcioni ,vince sempre il meno bravo. Vengo al dunque in qualsiasi ambiente che si va, è di moda la collegialità ,ma chi comanda è sempre il CAPO ,e se permettete questo è incontestabile . Mi piace enormemente il cazzeggio ma mi sento liberale dentro ,quindi per mio concetto accetto e potrei polemizzare su tutto ,le possibilità non mancano. Per quanto riguardo il Turbike durante l'inverno il presidente mi fece rappresentare la squadra ad una cena che il C.S.I. organizzò per il ciclismo, non mi dilungo sugli argomenti ,ma al momento della premiazione ,fu rilevata dai promotori della manifestazione la longevità di questo gruppo, con applausi scroscianti di tutto il parterre , fatto da ciclisti!!!! Con Medardo ,alla vigilia di una 9 colli di qualche anno fa abbiamo sostenuto la bontà dello stare insieme grazie a questo gruppo che volente o nolente abbiamo sostenuto. Ed oggi ripeto con più forza , che pria, ci sono una ottantina di persone che ancora si vedono, stanno insieme scherzano passano qualche ora di sano svago e che tra le altre cose " SI CERCA". Se permettete questa litania evangelica ,in un mondo fatto per i divisivi che sanno tutto , io sto con quei poveri disgraziati che sanno stare in gruppo. Se dovesse capitare qualche discussione ,bisogna saper spegnere gli ardori , che, tanto non portano da nessuna parte . Infine gradirei per chi non si trova bene nel nostro gruppo , di uscire in punta di piedi senza sbattere la porta .A quel qualcuno faccio notare che, un ritrovarsi o incontrarsi dopo deve essere sempre un piacere potersi riabbracciare, possibilmente senza polemiche. Vi ringrazio se mi leggete .
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angelo.ferioli
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MessaggioInviato: Lun Apr 09, 2018 8:42 am    Oggetto: Rispondi citando

Mi piacciono molto le argomentazioni e gli interventi di chi, in modo garbato, prende posizione per difendere idee o persone coerenti col proprio pensiero.
Resta il fatto che in un gruppo le opinioni possono essere tante quanto i suoi componenti.
Ma se si vuole avere un "futuro" é necessario fare tesoro di idee e lungimiranza.
Guardate che l'impegno di Paolo è dettato da tanto sano entusiasmo e non da desideri di sfascismo.
Agli amici del gruppo consiglio di ragionare un po' di più su quello che sarà il nostro gioco in futuro, quando le velleità agonistiche per forza di cose non potrà più aver senso. Non solo perché uno non ce la fa più ma perché qualcuno te lo impedisce. L'esempio più lampante lo dimostra quello che é successo a Luca nella tappa del Sasso. Lasciato solo è stato colpito. Forse se fosse stata in corso una turbilonga, affiancato e senza affanni, da altri compagni sarebbe stato più protetto.
Il problema nasce dal fatto che il traffico automobilistico è sempre più prepotente. Allora la medicina è quella di diminuire i rischi con meno agonistiche aumentando le uscite più o meno lunghe ma fatte insieme. Le cosiddette Turbilonghe sarebbero una sana soluzione. E Paolo, zingaresco fautore, questo suggerisce. Nulla più. Nessuna mania di scissione, nessuna mania da grandeur, solo tanta voglia di stare insieme pedalando.
Ragazzi se c'è tanta voglia di dimostrare quanto si é forti, basta iscriversi alle tante corse e corsette che le varie sezioni cicloamatoriali organizzano. E li ci si può scatenare in assoluta sicurezza.
Io sarei favorevole, per esempio, a trasformare le nostre gare in maniera da gareggiare solo sulla salita finale: rischi quasi zero e tanto pedalare insieme! Ma vuoi mettete, a quel punto il passista che fa? Il discesista dove dimostra le sue funamboliche qualità?
Meno male che c'è Marcello che pensa a tutti noi. Ma qui nasce il dilemma, visto che nulla è per sempre: ci piace il gruppo o continuare a cavalcare i nostri egoismi? Non sarebbe male impegnarsi un po' più per mantenere più vivo il giocattolo anche in proiezione futura?
_________________
Angelo
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tex.wilier
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MessaggioInviato: Lun Apr 09, 2018 9:06 am    Oggetto: Rispondi citando

angelo.ferioli ha scritto:
Mi piacciono molto le argomentazioni e gli interventi di chi, in modo garbato, prende posizione per difendere idee o persone coerenti col proprio pensiero.
Resta il fatto che in un gruppo le opinioni possono essere tante quanto i suoi componenti.
Ma se si vuole avere un "futuro" é necessario fare tesoro di idee e lungimiranza.
Guardate che l'impegno di Paolo è dettato da tanto sano entusiasmo e non da desideri di sfascismo.
Agli amici del gruppo consiglio di ragionare un po' di più su quello che sarà il nostro gioco in futuro, quando le velleità agonistiche per forza di cose non potrà più aver senso. Non solo perché uno non ce la fa più ma perché qualcuno te lo impedisce. L'esempio più lampante lo dimostra quello che é successo a Luca nella tappa del Sasso. Lasciato solo è stato colpito. Forse se fosse stata in corso una turbilonga, affiancato e senza affanni, da altri compagni sarebbe stato più protetto.
Il problema nasce dal fatto che il traffico automobilistico è sempre più prepotente. Allora la medicina è quella di diminuire i rischi con meno agonistiche aumentando le uscite più o meno lunghe ma fatte insieme. Le cosiddette Turbilonghe sarebbero una sana soluzione. E Paolo, zingaresco fautore, questo suggerisce. Nulla più. Nessuna mania di scissione, nessuna mania da grandeur, solo tanta voglia di stare insieme pedalando.
Ragazzi se c'è tanta voglia di dimostrare quanto si é forti, basta iscriversi alle tante corse e corsette che le varie sezioni cicloamatoriali organizzano. E li ci si può scatenare in assoluta sicurezza.
Io sarei favorevole, per esempio, a trasformare le nostre gare in maniera da gareggiare solo sulla salita finale: rischi quasi zero e tanto pedalare insieme! Ma vuoi mettete, a quel punto il passista che fa? Il discesista dove dimostra le sue funamboliche qualità?
Meno male che c'è Marcello che pensa a tutti noi. Ma qui nasce il dilemma, visto che nulla è per sempre: ci piace il gruppo o continuare a cavalcare i nostri egoismi? Non sarebbe male impegnarsi un po' più per mantenere più vivo il giocattolo anche in proiezione futura?


Caro Angelo hai colto nel segno!!
Ho cercato in più modi di proporre il "cicloturismo controllato per categorie", ma sono stato cassato. Si parla di questo argomento quando succede il fattaccio, poi passa tutto. In realtà non interessa a nessuno, al gruppo sostanzialmente interessa solo primeggiare.
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Tex
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