Maratona dles Dolomites

[pinorossi]

Quest’anno la pattuglia Turbike alla Maratona dles Dolomites del 2 luglio è stata particolarmente numerosa, facendo registrare ben 12 atleti al via.
Con loro anche l’ex Turbike Marco Paoluzzi, che pur lontano dalla forma migliore, non ha voluto rinunciare alla trasferta altoatesina.
A farla da padrone i mitici Bufali, capitanati dall’ottimo Marco Marafini, presenti con ben 7 elementi al via: Leopoldo Falco, Fabrizio Ferri, Dino Patrizio, Gian Luca Pavani, Pino Rossi, Salvatore Tripodi e Marafini stesso. 
A completare la compagine: Marco Catini, Ludovico Peirce, Roberto Pietrangeli, Stefano Rubeo e l’inossidabile Maurizio Ruggeri.
Gran parte dei gialli si è voluta riunire il sabato a pranzo, presso il famoso ristorante Gerard a Selva di Val Gardena, senza peraltro rinunciare al suo proverbiale strudel, per augurarsi un “in bocca al lupo” in vista della gara dell’indomani.
Il giorno dopo il primo a portare a termine la propria fatica è stato Fabrizio Ferri che, a corto di km nelle gambe, ha saggiamente optato per il classico Sellaronda da 55 km, portato a termine in 4h34.47,9.
Tra coloro che hanno scelto il percorso medio da 106 km, con un dislivello di 3.130 m, da segnalare l’ottima prestazione di Dino Patrizio (6h16.22,2) e di Maurizio Ruggeri, anche lui apparso in splendida forma (6h41.01,2).
Dietro ai due battistrada arrivavano nell’ordine: Roberto Pietrangeli (7h26.44,6) che attardatosi troppo a lungo tra foto e ristori ha trovato il cancello per il lungo ormai chiuso, arrivo in parata dei due Bufali Marafini e Falco (rispettivamente 7h42.47,2 e 7h43.39,4) più attardato Stefano Rubeo che faceva registrare il tempo di 8h12.09,1.
Tra i temerari che hanno avuto il coraggio di cimentarsi con il lungo, dovendo quindi scalare il mitico Giau, completando i 138 km con oltre 4.000 m di dislivello, due coppie: Catini-Pierce, che nonostante i crampi che hanno condizionato la prestazione del primo, chiudevano in 7h49’ e i due Bufali Rossi e Tripodi, che alla loro prima esperienza alla Maratona, portavano a termine la loro fatica, provati ma sorridenti, sotto le 8h30’.
Da segnalare anche la prestazione di Gian Luca Pavani, che pur arrivato tardi al cancello per il lungo, ha voluto comunque portare a termine il percorso che si era prefissato, senza tuttavia poter comparire così nella classifica ufficiale.
È stata una esperienza da incorniciare tra i panorami mozzafiato dell’Alta Badia, sperando di tornare presto a pedalare tra i meravigliosi passi dolomitici.
Pino Rossi